Ottobre 2013: Cash Mob da Punto Pizzo Free

Cash Mob PalermoTre coincidenze molto particolari hanno reso questo Cash Mob unico e irripetibile.
La prima: una manifestazione non consentiva l'accesso alla zona dell'appuntamento, che quindi è stato rinviato di una settimana.
La seconda: dalla segnalazione all'evento, il segreto beneficiario... ha venduto l'attività.
La terza: il nuovo proprietario ha rifiutato l'intervista tv che precedeva l'incursione, e ha addirittura chiuso la saracinesca!

Si è dunque imposto un cambio di rotta: per fortuna un Punto Pizzo Free era proprio davanti a noi, e quindi ci siamo indirizzati lì senza indugiare.
 
L'acquisto è stato allegro come sempre, impreziosito dalla performance live di Mandreucci&Vella e rallegrato dallo zompettare del fotografo ufficiale Salvo Veneziano. Sempre per ricordare che la sopravvivenza del piccolo imprenditore locale va difesa coi nostri acquisti, per mantenere lavoro e flussi economici all'interno, e non all'esterno delle nostre città.
 
Tutto bene per l'aderente alla rete di AddioPizzo, cui siamo sempre vicini, ma... quale era il vero beneficiario?
 
Il "vero" beneficiario di questo Cash Mob era Altroquando, la storica libreria/fumetteria baluardo della controcultura, dell'attivismo politico e della cultura LGBT che, già in difficoltà per la crisi, ad agosto aveva subito la gravissima dipartita di Salvatore Adelfio, il suo fondatore.
 
Anche se la nuova gestione di Altroquando ha "rifiutato", suo malgrado, il cash mob, non mettendosi in gioco con l'intervista iniziale, auguriamo a questa storica attività di prosperare come merita.
 
Alla prossima!

Il Cash Mob diventa una tesi di laurea

Da fenomeno sociale a caso di studio, il Cash Mob palermitano è diventato la tesi della laurea in Comunicazione di Sonia Geraci. Oltre ad avere partecipato ai Cash Mob, Sonia ha chiesto anche di collaborare ai "dietro le quinte", scoprendo il pesante lavoro organizzativo che c'è dietro ogni evento.
La tesi di Sonia Geraci va letta: è scorrevole e interessante e ci aiuta a capire meglio la "liquefazione" dei valori che si sta mettendo in atto, generando una crisi che non è solo economica, ma anche sociale e dei costumi. Scarica la tesi sul Cash Mob.

VII Cash Mob: da DiscoBUM con Finardi

"Eugenio devi farlo, mi sa che è l'ultima." Mia moglie mi ha risposto così, serissima, qualche settimana fa, quando le ho detto della segnalazione di DiscoBUM come beneficiario.
Come al solito aveva ragione. Le discherie di Palermo hanno davvero chiuso tutte, e a pensarci viene il magone.
La bellissima Ellepi di via Libertà, la fornitissima (e giallissima) Master dai proprietari indimenticabili, e ancora Track, Diskery, tutte chiuse. E che dire della Boutique della musica del signor Taormina, in via Terrasanta, ne vogliamo parlare?
La discheria è stata quel posto magico in cui abbiamo scelto la colonna sonora della nostra vita. Niente a che vedere con gli spazi dedicati alla musica di Feltrinelli e Mondadori. In discheria il disco che desideravi ascoltare veniva diffuso per tutti, e nascevano apprezzamenti, critiche, commenti. Molto più social della schiera di cuffie dei megastore.
DiscoBUM in via Malaspina, è un negozio storico. Per l'evento mi viene in mente subito Eugenio Finardi, che tra i cantautori storici che hanno scritto le pagine più importanti della musica italiana è forse il più indipendente. Un artista che non ha seguito le mode ma che ha creato un nuovo carattere nella musica.  Lo contatto, è subito entusiasmo da parte sua. "Caro omonimo, sono con te", mi scrive. E così per una volta il megafono del nostro raduno ha amplificato un accento milanese. Venerdì 25 gennaio 2013 i locali di DiscoBUM hanno accolto i numerosi partecipanti al cash mob. Penso non capitava da anni così. Il registratore di cassa suonava contento e Finardi, che non si è risparmiato firmando autografi e concedendo fotografie, ci ha anche regalato un duetto con la cantautrice Lucina Lanzara. Una bella festa per DiscoBUM, e un bel modo per ricordare a tutti che adesso siamo avvertiti: è l'ultima discheria aperta, e se chiuderà sarà solo colpa nostra.

Guarda il servizio di TGS su questo Cash Mob

VI Cash Mob: Cinema Rouge et Noir

Il 15 dicembre Palermo ha aderito al suo sesto Cash Mob consecutivo. Il tema era "Acquisto Cultura", ed essendo il raduno situato in piazzetta Flaccovio, a pochi metri dalla Libreria Flaccovio, e chiamandomi io stesso Flaccovio, molti hanno fatto 1+1+1 e hanno pensato che si tornasse ad acquistare un libro.
E invece no... La cultura trova nel libro un mezzo straordinario, ma passa anche per tante altre forme, di cui usufruiamo e che ci elevano. Una di queste è il cinema. Obiettivo del nostro raduno è stato quindi il Cinema Rouge et Noir di piazza Verdi, un vero e proprio pezzo di storia della nostra città (oltre un secolo di attività ininterrotta!) che oggi affronta la crisi del settore puntando su un palinsesto colto, lontano dai cinepanettoni e dagli effetti speciali di Hollywood. Un imprenditore eroico quindi, che scommette su valori ben calibrati per evitare di piegarsi all'appiattimento culturale. Alla biglietteria sarebbe dovuto farsi trovare Salvo Ficarra, che purtroppo alla fine non è riuscito ad avvicinare, ma ha comunque acquistato il suo biglietto poche ore dopo. Il discorso di ringraziamento della proprietaria è stato uno dei momenti più emozionanti delle nostre incursioni, sicuramente influenzato dall'epigrafe del Teatro Massimo, che dall'alto ricordava a tutti noi che è "vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire".